Rassegna stampa

Il regista Fabrizio Cattani racconta in un lungometraggio la vita di Anna e Giovanni, una coppia di ristoratori travolti dalle difficoltà economiche e abbandonati dallo Stato. Su «Il Fatto Quotidiano», il giornalista Giuseppe Petrobelli dedica un articolo all’anteprima del film-denuncia, nel quale sono citati i dati dello studio dell’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche”, diretto da Nicola Ferrigni.

L’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” pubblica il nuovo aggiornamento dei dati sul fenomeno dei suicidi connessi a problematiche economiche: sono 81 i casi registrati nel 1° semestre 2016, con una crescita di quasi il 20% rispetto allo scorso anno. Sale quindi a 709 il numero complessivo dei suicidi dal 2012 a oggi.

Di seguito i principali servizi giornalistici dell’Osservatorio, diffusi e pubblicati da quotidiani cartacei e online («Il Secolo XIX», «Il Quotidiano del Sud», «La Città di Salerno», ecc.), agenzie stampa (Adn Kronos, Agi, Ansa, ecc.) e siti web (L’Indro, Yahoo Finanza, Quotidiano.net, ecc.).

Nel 2015 si attesta a 189 il numero di vittime di suicidio per ragioni riconducibili a difficoltà economiche. L’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche”, diretto dal prof. Nicola Ferrigni, pubblica i dati relativi al quadriennio 2012-2015 ed evidenziano come per la prima volta in 4 anni si registri una, seppur lieve, inversione di tendenza. Sale dunque a 628 il numero complessivo di suicidi dal 2012 al 2015.

Di seguito i principali servizi giornalistici sullo studio dell’Osservatorio, pubblicati e diffusi da quotidiani cartacei e online («Corriere Nazionale», «Il Giornale», «La Nazione», «la Repubblica», «La Sicilia», «Quotidiano di Sicilia»).

Secondo l’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” che pubblica il suo aggiornamento semestrale, nei primi 6 mesi del 2015 sono già 121 le persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche. Salgono così complessivamente a 560 i suicidi registrati in Italia per motivazioni economiche dall’inizio del 2012 a giugno del 2015.

Di seguito i principali servizi giornalistici dedicati allo studio dell’Osservatorio, diffusi e pubblicati da quotidiani cartacei e online («la Repubblica», «Il Fatto Quotidiano», «Italia Oggi», ecc.), agenzie stampa (Adn kronos, Ansa, La Presse, ecc.) e siti web (Affari Italiani, TgCom24, Tiscali Notizie, ecc.).

Nell’anno 2014 sono state complessivamente 201 le persone che si sono tolte la vita, facendo salire a 439 dunque il numero complessivo dei suicidi legati a difficoltà economiche registrati in Italia nel triennio 2012-2014. Sono questi gli ultimi dati resi noti dall’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche”, diretto dal prof. Nicola Ferrigni, che da oltre tre anni studia il fenomeno.

Di seguito i principali servizi giornalistici che commentano i dati dell’Osservatorio, diffusi e pubblicati da quotidiani cartacei e online («Il Sole 24 Ore», «Il Foglio», «Il Giornale», ecc.), periodici (Donna Moderna, Il Venerdì), agenzie stampa (Adn Kronos, Ansa, Italpress, ecc.), radio (Radio 24), televisioni (Rai1, La7), siti web (Dagospia, FanPage, Lettera 43, ecc.).

I dati sui suicidi per motivazioni economiche, diffusi dall’Osservatorio diretto da Nicola Ferrigni, sono stati citati dal portavoce alla Camera dei Deputati Alessandro Di Battista (Movimento 5 Stelle) in un post pubblicato su Facebook.

«Centosessantaquattro suicidi nel nostro paese per ragioni economiche solo dall’inizio dell’anno (i dati me li ha forniti Nicola Ferrigni, Link Campus University) e 9 milioni di poveri dimostrano quello che stiamo dicendo. Queste parole forti ci servono per dire che l’euro è una gabbia che ci riempie di violenza povertà e morte. Vi rendete conto che avere una banca pubblica che possa stampare moneta (e quindi permettere al governo italiano di turno di fare politiche monetarie, fiscali e valutarie) è un diritto della collettività? Ci stanno togliendo uno a uno i nostri diritti».

Di seguito i principali servizi giornalistici che commentano le parole di Di Battista e i dati dell’Osservatorio, diffusi da «Il Fatto Quotidiano», l’Huffington Post e Adn Kronos.

Nei primi 9 mesi del 2014 in Italia sono cresciuti del 59,2% i suicidi per cause economiche. L’aggiornamento a cura dell’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” decreta una vera e propria escalation degli episodi tragici con 164 vittime da gennaio a fine settembre 2014 (nello stesso periodo del 2013 erano 103), che portano a 402 il numero di persone che hanno deciso di togliersi la vita per motivi economici dal 2012 a oggi.

Di seguito i principali servizi giornalistici dedicati ai dati dell’Osservatorio, diffusi e pubblicati da quotidiani cartacei e online («Avvenire», «Il Giornale», «Libero Quotidiano», ecc.), agenzie stampa (Agi, Ansa, 9 colonne) e siti web (Affari italiani, Yahoo Finanza, Libero Reporter, ecc.).

Secondo le analisi dell’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche”, che da oltre due anni monitora il fenomeno dei suicidi legati alla crisi economica, continua a salire vertiginosamente il numero di suicidi per crisi economica. Sono infatti già 51 le vittime registrate nel 1° trimestre del 2014. Secondo il direttore dell’Osservatorio, il prof. Nicola Ferrigni, si tratta di «un vortice pericoloso che conduce al collasso, un processo inarrestabile che continua ad affossare il nostro Paese».

Di seguito i principali servizi giornalistici dedicati all’aggiornamento dei dati dell’Osservatorio, pubblicati e diffusi da quotidiani cartacei e online (la Repubblica) e siti web (L’Indipendenza, Prima Pagina News, Today).

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche”, diretto dal prof. Nicola Ferrigni, nell’anno 2013 sono state complessivamente 149 le persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche, rispetto agli 89 casi registrati nel 2012. Sale quindi a 238 il numero complessivo dei suicidi per motivi legati alla crisi economica registrati in Italia nel biennio 2012-2013.

Di seguito i principali servizi giornalistici dedicati allo studio, pubblicati e diffusi da quotidiani cartacei e online («la Repubblica», «Il Fatto Quotidiano», «Il Mattino», «Il Messaggero», ecc.), periodici («Qualità»), agenzie stampa (Adn Kronos, Ansa, TMNews, ecc.), stampa internazionale (El Espectador, El Tiempo, Press Tv, ecc.), televisioni (Tg2 – Punto di vista), siti web (Today, Lettera 43, Il Mondo, ecc.).