MICHELE IL 30ENNE SUICIDA DI UDINE
I DATI DELL’OSSERVATORIO SU TG4
La lettera del trentenne suicida: “Sono stufo di sopravvivere”. I genitori: “Il precariato lo ha ucciso”. Michele si è tolto la vita il 31 gennaio, deluso e stanco di una vita fatta di rifiuti e mediocrità. Il precariato ha ucciso ancora. Un trentenne di Udine, schiacciato dalla paura di un futuro incerto, da vivere “al minimo” e non “al massimo” come desiderava, si è tolto la vita lo scorso 31 gennaio, lasciando una lettera di addio e di scuse, che i genitori hanno deciso di pubblicare, portando di nuovo sotto i riflettori il dramma di tanti giovani che non trovano lavoro, un dramma confermato dai numeri sulla disoccupazione e da quelli sui suicidi legati a difficoltà economiche.
Se ne è parlato al TG4 nel corso del quale sono stati presentati gli ultimi dati dell’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche”, diretto dal prof. Nicola Ferrigni: 760 i casi dal 2012 al 30 novembre 2016.